
Lə artistə Alexi Shell, Alexis Paul, Hugo Mir-Valett e Lorenzo Setti (ATŌMI) in residenza in Costiera amalfitana dal 15 gennaio al 28 febbraio 2025 per creare composizioni e performance musicali site-specific, tra sonorità sperimentali contemporanee e suoni ambientali.
Lə artistə hanno creato composizioni e performance musicali site-specific, unendo sonorità sperimentali contemporanee con i suoni naturali e ambientali della Costiera amalfitana d’inverno. Ponendosi in antitesi all’inquinamento acustico della stagione estiva, quando il territorio è schiacciato dai rumori dello sfruttamento del territorio generato dall’overtourism, la ricerca dellə artistə è partita dall’esplorazione del suono e del movimento connessi al territorio, muovendosi tra il mare e la montagna, dalle sue ritualità magiche e dalle mitologie del passato, facendo ricorso all’ascolto dei luoghi e delle cosmologie antiche custodite dalle comunità locali.
Alla costiera amalfitana, come a Eco, ninfa delle montagne che gli dei tramutarono in roccia, è stata sottratta la voce. Attraverso la ricerca dellə artistə in residenza, è stato possibile restituire parole al territorio, affinché possa tornare a raccontarsi con suoni, temporalità e ritmi propri.
Attraverso il coinvolgimento della comunità residente come fonte immateriale di saperi e conoscenze, è stato inoltre possibile far emergere suoni ancestrali del territorio, esplorando profondità di cui non ricordavamo più l’esistenza e creando una narrazione e mappatura sonora del territorio inedita.
A fine residenza, ciascun artista ha presentato il risultato della propria ricerca alla collettività, facendo riecheggiare sonorità talvolta inascoltate o dimenticate, affinché possano risuonare nell’immaginario poetico e politico del territorio e delle persone che lo vivono.
Echoing is a project funded by the European Union and implemented by the Goethe Institut.
Alexi Shell
La musica di Alexi Shell (she/her) si è unita al canto delle ninfe e delle sirene esplorando i luoghi tra la Costiera amalfitana e la Penisola Sorrentina.
Selected for the Inouïs du Printemps de Bourges 2023, she is a DJ, performer, and producer of pop, ambient, and experimental techno music. Like a goldsmith, her enchanting voices and aquatic textures invite us to search for the sea witches, protectors of marginalized peoples. An electronic immersion is a space of struggle, bringing together siren songs, ambient layers, and pure techno.
Alexi Shell naviga tra diverse influenze in un’estetica che ricorda Arca o Bjork, creando un viaggio musicale e visivo unico. Innamorata di Atene, trae ispirazione dalla scena rave della città attraverso la sua mitologia per difendere le lotte queer attraverso le storie che accompagnano la sua musica.
With a background in contemporary art after five years at the Fine Art School of Bordeaux, Alexi Shell conceived her music for performance. As her career progressed, music became her primary medium. She has always maintained a visible attraction for performance, lying on her rock, mixing synths and haunting voices, and embodying a creature that is both goddess and sea witch.
Ha pubblicato il suo primo album, Sirens, nel marzo 2023, e sta producendo il suo prossimo progetto esplorando nuove influenze. Come DJ, Alexi ci porterà in un mondo hard dance nostalgica con influenze pop. È una figura iconica della scena queer parigina, presentando il suo lavoro in locali come Rex Club, La Machine du Moulin Rouge e Virage.
La ricerca e la performance The sea is made of sirens tears
Durante la residenza artistica in Costiera amalfitana, Alexi Shell ha esplorato nuovi paesaggi visivi e sonori connessi al territorio, con particolare attenzione al suono del mare e alla mitologia delle sirene, come fonte primaria di ricerca. Ha creato nuovi miti intorno alla sua musica, traendo ispirazione dalle vibrazioni della Terra delle Sirene, che si estende tra la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina, arrivando fino alla Baia di Ieranto, luogo connesso a Ulisse, dove si narra abbia incontrato le Sirene nel suo viaggio di ritorno, resistendo alle melodie incantevoli di questi esseri mitologici, metà donna e metà uccello.
«Abbiamo incontrato e scoperto diversi universi sonori e visivi durante la residenza. La mia ricerca si è sviluppata in modo abbastanza organico. Nel corso della prima settimana, abbiamo fatto escursioni in luoghi come la Baia di Ieranto e incontrato persone locali che hanno contribuito al processo di ricerca.» A Praiano, infatti, Alexi Shell ha collaborato con il pianista Nicola Irace, registrando melodie composte suonando l’organo della chiesa di San Luca a Praiano.
Nel contesto della sua ricerca, ha incarnato la sirena come simbolo di trasformazione e metamorfosi, fungendo da voce rivoluzionaria che mescola pop, rave e influenze ambientali. Mescolando sintetizzatori, voci e registrazioni sul campo mentre intrecciava mitologie moderne con antiche leggende, Alexi ha introdotto le sue immagini incantevoli, trasformando l’empowerment femminista e queer in musica.
Attraverso un nuovo live set sperimentale dal titolo The sea is made of sirens tears ha stabilito una connessione tra il reale e l’immaginario, portando il suo stile immersivo alla vita e invitando il pubblico in un futuro magico dove l’amore prevale sempre.










Hugo Mir-Valette
Hugo Mir-Valette (he/sea) ha approfondito la sua ricerca sul Mediterraneo, attraverso l’ascolto delle maree, del vento e delle mitologie che diffondono, investigando attivamente nuove definizioni di memoria.
Hugo's musical and artistic practice is based on deep listening, dialogue, and knowledge of open data. Having lived with a degenerative disease that caused him sleep disorders, he discovered that music and natural vibrations were able to channel and improve his health. He started producing electronic music in the early 2010s with John Beltran's Dado Records (USA) before leaving for Mexico to explore the hybrid possibilities between music and the arts with the project Apolatl (2016-2019).
He has collaborated with cultural actors from eleven different countries. Back to his roots in Marseille, he worked in an audiovisual studio (2017-2021), notably for the Arab World Institute, the Mucem, or the Louvre Abu Dhabi, before becoming independent. His works with Josèfa Ntjam and Aquatic Invasion Productions explore the futurist dimension of music through the liquid data of post-internet and decolonial culture.
Inspired by oral mythologies, especially Occitan culture, he works as a conductor starting from the voices of the South and the Mediterranean Sea, developing soundscapes as interconnected ecosystems.
La ricerca e la performance elettronica Mare Milionariæ
Durante la sua residenza in Costiera Amalfitana, Hugo Mir-Valette ha approfondito le sue ricerche sul Mediterraneo. Ha ricercato le note attraverso un sintetizzatore portatile, il Casio SK-1, in modo da poter ascoltare e comporre all’aperto, come è successo a Cala la Gavitella a Praiano, spiaggia rocciosa che gli ricordava i Calanques di Marsiglia, dove ha potuto ascoltare tutte le sfumature e le sottigliezze dell’acqua.
«Sento che si può imparare tanto dal mare. I suoi movimenti frattali rivelano i dettagli della vita, sia statica che sempre in movimento. L’immenso panorama da Praiano permette di distanziarsi, di rallentare lo sguardo e di osservare la diversità dei suoi sbalzi d’umore.»
È così che ha composto Mare Milionariæ, una performance sonora liquida in otto movimenti e temi, come il jazz o la musica concreta. L’opera è stata realizzata con pianoforte e organo registrato in Chiesa di San Luca a Praiano, e post-prodotto a Casa l’Orto, con field recordings, texture granulari ed effetti sonori ispirati dal mare.
«Lavoro progressivamente, dai suoni naturali a quelli digitali, per progettare un linguaggio sonoro aperto che possa accompagnare racconti e storie. I testi della performance sono poesie ispirate alla libertà di parola, che riflettono sull’idea che la globalizzazione e il turismo di massa possono cambiare il modo in cui agiamo o parliamo, ma non cambieranno mai i nostri nuclei culturali.»
Inoltre, nel corso della residenza, Mir-Valette ha dialogato con collaboratori abituali, in particolare con Niccolò Moronato, che ha registrato la storia della nave abbandonata nel porto di Chioggia, il “Gladiatore”, e con Angela Saracino, che ha cantato la “Cilentana”, una canzone tradizionale locale, che Mir-Valette ha poi remixato per la performance finale.
«Il mare è un ambiente complesso, dove possiamo essere diversi ma ancora legati insieme. Ci aiuta a vivere nel presente, ricordare le nostre storie, provando a scriverle di nuovo».










Alexis Paul
From the electronic sounds inspired by the Mediterranean, we move on to the ancestral and timeless sounds of Alexis Paul.
Alexis has been leading a nomadic and poetic adventure around a revisited hybrid street organ for ten years. An acoustic, mechanical organ with pipes that uses punched cards or a digital system to be played, the first form of recorded music and the ancestor of electronic music.
«In my practice, the instrument presents itself at the bedside of the world, at the test of creation, becoming a platform and a channel for a culture that immerses itself in the infinity of forms and possibilities. Collecting the stories of popular culture, I reinvent them to extract a sublime dimension from a renewed perspective. My work fuses folk, contemporary, and electronic music, as well as installations and happenings».
Alexis is also a guitarist, film music composer, and artistic director of several projects, including Voci Dal Mondo Reale and Orgue-passage. A resident of the Cité Internationale des Arts and winner of the French Institute "Résidences sur mesure," he has been invited by institutions such as France Musique, Bozar (Belgium), Fondation Cartier pour l'Art Contemporain, the Triennale di Milano (Italy), Dar El Nimer (Lebanon), le Palais de la Porte Dorée, The Apocalypse Tapestry, Lieu Unique, Cafesjian Center For the Arts (Armenia) or Al Ma'mal (Palestine).
La ricerca e la performance attorno al mito dei Tempestarii
Durante la residenza in Costiera amalfitana, Alexis Paul ha intrapreso viaggi in solitaria, sorvolando le alture color cielo del Sentiero degli dei, per arrivare alle distese marine di Posillipo, con aperture su Napoli e Salerno, profonde fonti di ispirazione, «come certe lune osservate a Praiano nel cuore della notte o nelle prime ore del mattino».
«Inizialmente, volevo indagare il mito di Eco, ma a poco a poco mi sono orientato verso altri campi poetici che la natura circostante ha ispirato: è così che ho esplorato la possibilità di imitare il vento, manipolando una galleria del vento, utilizzata per studiare l’andamento dei flussi di un fluido (tipicamente aria) attorno ad un corpo, e quattro flauti bassi; il trattamento acustico dal vivo dei suoni prodotti dalla meccanica dell’organo; o ancora il rallentamento dei suoni acustici utilizzando le velocità di un registratore».
Per la performance finale, Alexis Paul ha composto quattro sequenze rappresentative sia della sua pratica, che della residenza a Praiano integrando tutte le esplorazioni vissute. Dalla prima sequenza, un’improvvisazione basata su loop di cartone perforato e registrazioni dal vivo, ci ha condotto in un immaginario più melodico, per arrivare a un’improvvisazione con uno stilofono, un piccolo sintetizzatore tascabile, su una nota continua dell’organo; infine, la quarta sequenza, la più ambiziosa e nuova, un’improvvisazione con 4 flauti bassi, modulando l’intensità dell’aria e l’altezza delle note, che ha chiamato Venti Perduti e Ritrovati, una libera esplorazione del mito dei ‘Tempestarii’, figure umane dotate del potere di controllare i venti e per estensione i fenomeni celesti.
«Se devo ricordare un elemento della residenza, per quanto paradossale possa sembrare, è la sensazione di non essere stato in riva al mare, ma in riva al cielo, o forse di aver camminato in un sogno, al punto da avere l’impressione di tornare da un luogo in cui in realtà non sono mai stato».







Lorenzo Setti (ATŌMI)
From marine sounds to the ancestral sounds of ancient myths, we return to electronics with Lorenzo Setti, who explores ambient-techno music, mystical and cinematic minimalism, with hints of contemporary classical music.
Founder of the lichen label ATME records, under the moniker ATŌMI, Lorenzo has been defined as "an enchanter" by Foxy Digitalis and among "the most original artists of his generation," according to Nicchia Elettronica; his practice converges elements of immersive installation art, spatial sound design, and interactive A/V performance. For the Canadian publication MEFD, ATŌMI "does nothing like the others."
Setti has performed as a drummer in Europe and the United States with musicians such as David August; opening for projects such as Richie Ramone, Man Lifting Banners, Tre Allegri Ragazzi Morti, and David Toop, as well as having participated in theater shows such as: "Warten Auf Godot" directed by Ulrich Rasche and 'Buffalo Gals, won't you come out tonight' directed by Silvia Costa, music by Andrea Belfi / Wojtek Blecharz or having recorded in the studio for Soundwalk Collective. AV's live show of ATŌMI's debut album was nominated as one of the best performances in 2021 by ADAF Greece.
His albums ATØMIA, Little Floating Oracles, and ARMØNIA have been critically acclaimed. He has also been included in compilations and collaborations by VA, such as Creatures 4 (White Forest Records, 2023), Sounds of Solidarity, CLOSE/STARE (Oigovisiones Label, 2022), and WE by Laura Masotto (7K!, 2021).
He has exhibited and performed at various festivals and venues, particularly Mutek.ar, Ars Elettronica Garden NY, MMMAD Festival Urbano de Arte Digital de Madrid, Audra Festival, Schauspielhaus Bochum, Radialsystem, Padiglione Cambiamenti Climatici di Venezia, Lightbox NYC - Creative Code Festival, Graphic Days Torino - Seeyousound.
La ricerca e la collaborazione con the Lebanese dancer Anthony Nakhlé
Durante la residenza in Costiera Amalfitana, Lorenzo Setti (ATŌMI) ha collaborato con il ballerino libanese Anthony Nakhlé, esplorando le connessioni tra i loro background culturali e creando un ponte tra le tradizioni mediorientali e quelle dell’Europa occidentale. Il loro lavoro ha svelato i delicati confini della religione attraverso i suoi tabù, tra cui la sessualità e la queerness.
Partendo dal lungomare di Marina di Praia a Praiano e muovendosi tra vento, terra e acqua, i due artisti, incedendo come guardiani silenziosi, ci hanno dapprima condotto attraverso una performance live concepita come un pellegrinaggio lungo la Costiera. In questo viaggio, terra e mare si sono intrecciati in una fusione di dolore e piacere, passato e presente, portando echi ancestrali e dualità vissute.
Gli artisti hanno poi creato un’esperienza di ascolto profondo attraverso un sistema sonoro quadrifonico, con una vista indimenticabile sul tramonto da Piazza Costantinopoli a Praiano. Hanno eseguito una sessione di ascolto dei paesaggi sonori raccolti da ATŌMI durante le sue peregrinazioni sul territorio, accompagnati da parole in italiano e arabo, un incontro tra venti mediorientali e occidentali.
Nelle parole di Lorenzo Setti: «Durante la residenza, ci siamo sintonizzati sulle diverse stratificazioni di questo luogo, collegandoci con l’energia di questa terra e la presenza umana che la definisce. Ci siamo posizionati in mezzo, come in un interludio tra mare e montagna. Durante la sessione di ascolto, abbiamo lasciato il suono performare se stesso. Ad un certo punto, non sapevamo più se ciò che stavamo ascoltando fosse reale o se provenisse dalle casse. È stato incredibilmente potente.»
Per Anthony Nakhlé: «Abbiamo riportato in vita le storie tramandate nel tempo, risvegliandole e sperimentando nuove forme e paesaggi di dialogo, traducendo in suono e trasferendoli al corpo attraverso il movimento. È stata un’esperienza profonda perché la prima performance è stata rivolta verso l’esterno. La seconda sessione di ascolto quadrifonico è stata molto intima, le persone erano attorno a noi e potevamo guardare nelle nostre note e in noi.»









